Pertanto, la scelta del giorno di fondazione viene necessariamente ad assumere un significato simbolico-rituale essenziale per la comprensione del processo ideativo di Massa Cybea. Questo giorno è il 10 Giugno 1557. Siamo in un anno del Calendario Giuliano ed è il Solstizio d’Estate, giorno nel quale la luce solare più lungamente illumina la Terra. La riforma del calendario operata da Gregorio XIII giungerà solo nel 1582. La scelta solstiziale rende palese la volontà di connettere solennemente l’atto fondativo di Massa Cybea con il punto più alto del ciclo solare stabilendo un legame cosmico tra la città e l’Ordine Superiore che le leggi universali del Cosmo rendono manifesto. 

La fondazione del Giardino albericiano, posto ad Occidente come il mitico Giardino delle Esperidi, che avviene nella fase immediatamente precedente la fondazione della città (come attestano i cronisti del tempo) ne fa inequivocabilmente assumere il significato pomeriale connesso strettamente alla fondazione urbana. Il Pomerio diviene, in tal modo, il luogo sacrale della fondazione. In quanto “anche giardino all’italiana”, assume il significato di “luogo di ordinazione” della Natura (ed anche come “pomario”, dizione - a Massa - ampiamente abusata e impropriamente utilizzata). 

Il Giardino, così geometricamente “Ordinato” e filosoficamente inteso, prefigura un processo di perfezionamento che si realizza traendo, in esso, l’Ordine dall’apparente Kaos naturale e universale. Ordo ab Kao, potremmo quindi dire, senza tema di essere smentiti. Anche in questo Atto Ordinativo, il marchese agisce in continuità simbiotica con la più vasta Ordinazione Universale operata dall’Ente Supremo, del quale è rispecchiamento e strumento.  

Alberico non fonda e costruisce solamente Città. Se già questo non fosse un atto creativo di portata enorme, Egli si fa costruttore di Umanità! Prima di Alberico la popolazione della Massa Vetus era costituita da pochi borghigiani che vivevano nelle vetuste case arroccate ai piedi del castello. Altri vivevano nelle casupole sparse nella campagna e nei paesi della montagna. In ciò, anche Carrara non è dissimile. La nuova città viene rapidamente abitata da sudditi appartenenti ai vari ceti mercantili, artigiani, militari e amministrativi che assumono progressivamente la dignità di “cives” attraverso un processo di inurbamento, di definizione sociale, di assunzione di ruolo ed anche di nobilitazione personale e familiare.

Nel centro cittadino di Massa Cybea (oggi via Traversa) Alberico ospita una operosa comunità ebraica che dà forte impulso alle attività economiche del nuovo luogo di residenza. Ad essa concede di officiare il proprio culto in una piccola sinagoga. In una zona esterna ma attigua alla città di Massa Cybea (oggi Borgo del Ponte, nelle adiacenze del fiume Frigido) Egli accoglie i fuoriusciti Genovesi cacciati dalla capitale ligure nel 1575. Organizza la classe mercantile e crea ricchezza urbana deviando verso il nuovo centro cittadino i transiti e i traffici della Francigena. Organizza e razionalizza il lavoro dell’escavazione del marmo ed il suo commercio su basi inovative.

L’Offitium marmoris interviene sul lavoro, sui gruppi sociali e sull’economia facendo uscire tutto l’ambito del settore estrattivo dalla più caotica modalità medioevale. È come un nuovo Numa Pompilio, costitutore dei Collegia fabrorum. Si occupa concretamente della salute Pubblica quando le epidemie minacciano la comunità. Promuove la musica presso la sua corte5 e sviluppa iniziative di tutela per il patrimonio boschivo dei suoi Stati. Sotto l’aspetto religioso, strenuamente difende, anche esponendosi ad un forte rischio personale, l’amico Girolamo Ghirlanda dalle pretese del Tribunale dell’Inquisizione che ripetutamente ne richiede l’arresto e vanamente cerca di far erigere Massa, senza riuscirvi, a sede vescovile dal Romano Pontefice.

In ciò paga, probabilmente, un certo atteggiamento ereticale che, sottotraccia, attraversa la sua vita permeandone non pochi atteggiamenti ideali e politici. Articola le classi sociali secondo uno schema rispettoso di gerarchie che si vanno costruendo di pari passo con il procedere del processo edificatorio urbano. Nomina cavalieri, promuove l’elevazione dello status dei sudditi ritenuti più meritevoli creando una aristocrazia cittadina prima inesistente. Promulga gli Statuti di Carrara (1575) e di Massa (1592) dando nuovo e definitivo assetto giuridico alle due Comunità.

Ne risulta la costruzione di una piramide sociale totalmente nuova, della quale egli è il vertice numinoso; il Pyramidion dorato che sovrasta il simbolico Obelisco che compare sulla Sua impresa araldica e che si staglia sulle porte d’accesso alla città. Come quelli che ancora compaiono in alto, sulla parte più elevata della superstite Porta della Martana, rivolta dove il Sole nasce a Oriente. ...Splendida metafora architettonica della struttura sociale della quale egli costituisce la feconda sommità irradiante.

Alberico I Cybo Malaspina